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SETTORI BOULDER:
Pian della casa
notizie a cura di Federico Sibona
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ACCESSO:
Da Cuneo prendere in direzione Val Gesso e quindi per le Terme di Valdieri; da qui proseguire in direzione del Rifugio Bozano e del Rifugio Remondino. Sempre per questa strada piuttosto accidentata oltrepassare il sentiero che porta al primo dei 2 rifugi e lasciare preferibilmente la macchina in corrispondenza di una pineta (dopo la strada diventa davvero brutta ed oltretutto rischiate di restare bloccati in mezzo alle mucche………). Da qui, in una decina di minuti, vi ritroverete in un pianoro davanti ad un’enorme distesa di massi!.
INFORMAZIONI:
Sicuramente una delle più belle aree della zona, sia per l’ambiente favoloso sia per i massi arrampicabili. Questi ultimi in realtà non sono numerosissimi, ma i passaggi sono piuttosto tecnici e duretti, per cui è un sito che consiglio non propriamente a chi è alle prime armi, se la visita è strettamente legata al bouldering. Se poi ci si trova in zona e si vuole provare, una giornata di relax sicuramente vi uscirà!
La roccia è gneiss a grana piuttosto grossa, molto dolorosa per le dita ma che offre un’aderenza, soprattutto nelle giornate autunnali, ottima. Le cadute sono spesso buone, dato che gran parte dei passaggi è su massi adagiati su prati, per cui al massimo vi potrà capitare di cadere su un simpatico “ricordino” animale, non doloroso, però……
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I periodi che mi sento di consigliare sono soprattutto l’autunno non troppo inoltrato e la tarda primavera, dato che in inverno la zona non è frequentabile per la neve (ed il conseguente enorme avvicinamento che vi aspetta!) e l’estate (sia per il caldo che per le moltitudini di "merenderos"), non è davvero l’ideale per godersi l'arrampicata in tranquillità. I massi segnati si trovano praticamente ai lati della carrozzabile ed un valido topo lo potete trovare
qui
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Come già detto, questa zona richiede già un po’ di dimestichezza con i gradi medi e l’arrampicata non è sempre così intuitiva come altrove; inoltre, fare 2 giorni consecutivi qui richiede una bella dose di resistenza al dolore, data l’abrasività della roccia! Consiglio una visita generale, dato che tutti i massi sono degni di nota: il masso 1 è favoloso per il riscaldamento e per abituare le dita; offe passaggi di placca facili ma belli alti.
Sul masso 2 bisogna fare attenzione alle cadute piuttosto expo mentre il 3, oltre ad un traverso lunghissimo, sulla parte rivolta verso la strada offre dei passaggi di placca a dir poco favolosi!
Il 6 e l’8 sono di nuovo ideali per il riscaldamento (bellissima la fessura che solca il 6 e che consente di salire con diverse varianti davvero divertenti)
Nelle foto il masso 5 (sopra), ed il masso 6 (sotto), riconoscibile per la fessura
mentre il 7 è forse il masso simbolo dell’area e quindi quello che, insieme all’1, tratterò più approfonditamente.
Ricordo inoltre: NON SCAVATE E NON MODIFICATE I PASSAGGI CHE TANTI HANNO SUDATO A FARE. PULITE SEMPRE I MASSI E FATE IN MODO CHE CHI VIENE DOPO TROVI UNA SITUAZIONE OTTIMALE ED UN AMBIENTE PULITO!
IL MASSO:
Due blocchi abbastanza opposti, sia come posizione nella vallata che come tipologia di passaggi.
Sicuramente il masso 1 è quello che mi sento di consigliare a chi è alle prime armi o a chi voglia scaldarsi adeguatamente in vista di problemi più impegnativi. Offre passaggi abbastanza facili nella parte rivolta verso la strada carrozzabile, alti ma con cadute ottime, ideali per abituare la testa all’esposizione e le mani al dolore………
Nella foto: bella placca al masso 1
Si trova all’entrata della valle, a sinistra rispetto alla nostra direzione di marcia se saliamo verso il rifugio, su un pianoro racchiuso tra i pini!. Posizione idilliaca davvero ed un bel prato alla base poco traumatico per eventuali cadute; i gradi sono tutti intorno al 5-6 blocco, con potenziali nuovi passaggi da inventare. Proprio di questi giorni la notizia di nuovi sit start creati dall’instancabile Giovannino Massari nella parte posteriore del masso, a ridosso del grande e ben visibile pino. Questi, insieme ad un nuovo traverso alto che parte dal suddetto spigolo, vanno dal 6a+ al 6b+ blocco: da provare quanto prima! Molto bello inoltre il passaggio denominato “Lolita”, tutto di dita!
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Andando a cercare invece emozioni forti e passaggi atletici, tecnici e soprattutto duri bisogna spostarsi verso il masso 7, il simbolo stesso di Pian della Casa con il problema “King Kong” che più di altri rappresenta il boulder cuneese!
Il blocco in questione, 7a in piedi e 7b sit (gradi blocco) è duro, expo e alto! Tutto quanto si può desiderare dal boulder……
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Per i tentativi naturalmente consiglio vivamente almeno 2 pad ed uno spotter che sia davvero un buon amico. Il masso si trova sempre alla nostra sinistra salendo verso il rifugio, leggermente spostato dalla strada e ben visibile dal 6 per la posizione e per la mole enorme.
tentativo su king kong
Sempre di questi giorni la notizia della risoluzione da parte di Core di un traverso (Ambrosia) rimasto progetto a lungo e il cui grado è ancora sconosciuto, molto probabilmente non proprio alla portata di tutti…
Informazioni aggiornate a Ottobre 2004
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