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SETTORI BOULDER:
Cimaganda - Valchiavenna
notizie a cura di Federico Sibona
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ACCESSO:
da Milano in direzione Lecco (SS36), da qui si costeggia la sponda orientale del lago in direzione della Valtellina. Arrivati a Colico si prosegue diritti per la Valchiavenna, sino alla città di Chiavenna. Dopo una rotonda in centro paese proseguire per il passo Spluga, sino ad arrivare alla frazione di Cimaganda (parcheggio in entrata dell’abitato sulla sx salendo, fontana); da qui si attraversa il torrente sul ponte visibile in basso e si arriva ai primi blocchi.
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INFORMAZIONI: l’area in oggetto, già utilizzata dai sassisti intorno agli anni 80, è tutt’ora in continua evoluzione, essendo enorme. La parte centrale si sviluppa in 4 grandi sottoaree ( fiume, cantina, pratone, enel) anche se il potenziale è davvero vastissimo.
Enormi massi anche dalla parte opposta della strada, altri lungo il fiume più in basso, insomma qui sicuramente non ci si annoia e prova ne sono i ragazzi che continuano a pulire nuovi e bellissimi passaggi.
L’esposizione e la quota rendono ottimale l’arrampicata nelle mezze stagioni, ma anche in estate si può arrampicare tranquillamente dato che qui soffia perennemente un bel venticello fresco.
La roccia è un ottimo granito rosso e i passaggi, per ora sino all’8A, sono prevalentemente su muri a tacche nette oppure in forte strapiombo, ma non mancano pure le piatte (esempio ne sono i bellissimi “potere sardo” e “gaggio”). Non è affatto difficile orientarsi nel caos di blocchi, dato che ogni masso principale riporta alla base un numero romano che rimanda alla guida “Melloboulder” di Pavan, che nuovamente consiglio perché davvero esaustiva e ben fatta.
Per un primo approccio sicuramente la cosa migliore è partire dal blocco di “gaggio” (per capirsi quello con sopra il traliccio dell’enel); proprio li davanti c’è un tetto bellissimo ideale per scaldarsi con diversi passaggi tra il 5 e il 6. Consiglio inoltre di provare il 6C (alto!) “gaggio”; ma il masso secondo me “da fare” in zona è sicuramente quello della balena, proprio dietro.
IL MASSO: il masso della balena ha una parte verticale, con passaggi stupendi tutti intorno al 6, piuttosto alta e su tacche nette (da non mancare il 6B ss sullo spigolo), ma sicuramente la parte più interessante è quella sotto al tetto, con passaggi tutti oltre al 7 e un paio di progetti (di cui uno provato pure da Zangerl in occasione del Blocfest del 2008, davvero incredibile!).
Il boulder simbolo di questo masso è sicuramente “Lo Schiaffo”, 7A+ o 7B+ con un’eliminante, entrambi davvero stupende linee che partono dal fondo della grotta ed escono sopra al masso, seguendo una fessura ed utilizzando (o meno, a seconda della versione che si vuol fare) il bordo in compressione.
A sinistra invece abbiamo altre due linee, 7A o 7B con eliminante (senza bordo dx), anche queste ultra strapiombanti su belle tacche con uscite davvero infime (occhio alla parata, masso alto e caduta pericolosa!). Se ne avete ancora (e tanta!) potete provare il progetto di Zangerl, con la stessa partenza di questi ultimi 2 boulder ma verso dx, in un allungo incredibile e successiva sparata al bordo! Futuristico…….
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Per finire: NON SCAVATE E NON MODIFICATE I PASSAGGI CHE TANTI HANNO SUDATO A FARE. PULITE SEMPRE I MASSI E FATE IN MODO CHE CHI VIENE DOPO TROVI UNA SITUAZIONE OTTIMALE ED UN AMBIENTE PULITO!
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