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titolo: la montagna per tutti
Attrezzatura || Arrampicate || Boulder ||


PARLIAMO DI:
ROCCIA:

CORMA DI MACHABY:
Settore "CASE FARA"


Riporto la descrizione delle due vie più abbordabili: Lo Dzerby e Mitico Vento. La prima un pò discontinua ma con difficoltà che non superano, in singoli passaggi, il 5b obbligatorio. La seconda più continua (ad eccezione di due traversi di trasferimento), sicuramente di maggior soddisfazione, ma leggermente più impegnativa (max 6a - 6b). Da tenere presente che la chiodatura di tutte le vie del settore può risultare a tratti un pò lunga (anche se recentemente è stata fatta un'opera di richiodatura con integrazione di quella originaria). Nel complesso comunque le protezioni sono state messe nei punti in cui servono. Spesso è anche possibile integrare con nuts, friends e cordini. In ogni caso le difficoltà di 6 non sono mai continue ma limitate ad alcuni passi. Roccia davvero stupenda (gneiss), che consente anche di prendere confidenza con i piedi su bellissime placche.

ACCESSO: Dal posteggio attraversare il prato, posto dietro l’osteria, verso destra, in direzione del bosco dove inizia un sentiero che in circa 10 minuti conduce alla base della parete. I nomi delle vie sono scritti all'inizio delle vie (anche se un po’ cancellate, sono ancora leggibili!).
Si incontra subito l’attacco di Carlito Road: proseguire ancora sul sentiero sino ad incontrare dei muri in pietra di vecchie costruzioni. Noterete, sulla sinistra del sentiero, una deviazione che riporta verso la parete: su un terrazzino in erba si trovano gli attacchi de “lo dzerby” e di “mitico vento” e, subito accanto, di "Urca Urca".

Per la discesa si percorre il sentiero che segue prima l’ampia cresta sommitale per poi scendere verso destra. Si arriva in prossimità di uno steccato e si continua, sempre lungo il sentiero, sino a raggiungere le prime case di Machaby. In corrispondenza dell’agriturismo Lo Dzerby, la strada si biforca: prendendo la carrozzabile verso sinistra, si arriva sulla strada asfaltata che si percorre prendendo sempre i bivi a sinistra. Dopo circa un’ora di cammino, si ritorna al parcheggio. Sulla placconata terminale è possibile calarsi in doppia ("dovrebbe" essere lungo l'itinerario di urca-urca). Da Mitico Vento, prima di uscire dal penultimo tiro, è possibile calarsi in doppia.

LE VIE:

LO DZERBY: (Aperta da Tito Sacchet e Carlo Prina - Informazioni aggiornate a Giugno 2007) sviluppo complessivo ca 400m. molto discontinua (soprattutto nella parte alta). Rispetto a 4 anni fa è stata rivista la chiodatura, modificati alcuni tratti e sono stati attrezzati tutti i tiri fino all'uscita della via

1° tiro (25 m - max 5a): Si sale dritti su una parete non troppo verticale (sul lato destro può essere più facile per la presenza di belle prese). Dopo circa 15 metri si piega verso sinistra e si arrampica su un muro ora più verticale  sino ad arrivare alla sosta con catene (5 spit)

2° tiro (20 m - max 3a):bella arrampicata su buone prese, la via sale in leggera diagonale verso sinistra. Sosta su catena (3 spit)
3° tiro (30 m - max 3c): partenza su placca verticale (ottima tenuta), poi più facile su buone gocce. Salire verticalmente per circa 20 metri per poi piegare decisamente verso destra: si supera un’altra placca sino ad arrivare ad un comodo terrazzino posto sotto un tettuccio (5 spit)
4° tiro (45 m - max 5b): Si supera il breve tetto su buone prese e si prosegue obliquando verso sinistra. Poi si prosegue in traverso (sempre a sx), aggirando la placca del paretone, e quindi in verticale sino ad arrivare alla sosta successiva. Il tiro offre sempre buone prese ed ottimi appoggi (12 spit)
5° tiro (40 m - max 5c): Subito in verticale. Si supera un muretto su placca, di circa 10 m, piegando verso sinistra sino ad arrivare ad una piccola cengia. La si percorre per oltre un metro ad aggirare una pancia. Si affronta la placca successiva (buona presa laterale a sx), obliquando a dx. Si giunge ad un terrazzino e si risale, con elegante arrampicata, il muro più verticale posto a sinistra sopra al quale si trova la sosta successiva (9-10 spit)
6° tiro (trasferimento: 40 m III-II): Si supera un primo muretto più impegnativo per continuare poi su placca più abbattuta e poi su tracce di sentiero: si arriva in corrispondenza di un albero dove è possibile fare sosta oppure, proseguendo verso destra, arrivare alla base della parete da cui parte il tiro successivo (2-3 spit)
7° tiro (50 m - 3b): Si supera un primo salto proseguendo in un diedro canale abbattuto. Si prosegue più verticalmente sino ad un terrazzino. Si risale un muro per altri 7-8 metri sino a raggiungere, verso sinistra, un comodo terrazzino con la sosta (6 spit)
8° tiro (45 m - 4b): Si sale verticalmente per circa 40 metri per poi piegare verso dx. Bella arrampicata che alterna tratti in aderenza con altri più gradinati (6 spit)
9° tiro (trasferimento: 35 m - 3): Si arrampica prima verticalmente piegando poi verso sinistra su placca molto abbattuta arrivando ad un ampio terrazzo con albero su cui sostare.
10° tiro (35 m - max 3a): si supera un diedro canale, prevalentemente su placca, per circa 15 metri, poi a destra sino alla sosta.

Qui, praticamente, finisce la bellezza della via: seguono altri 3 tiri (per circa 70-80 metri) su placche più abbattute con difficoltà max 3 sino all'ultima catena di sosta
Quindi si continua a salire per tracce sino ad arrivare in prossimità di vecchi muri a secco dove si trova il sentiero che, verso destra, in breve porta alla sommità della Corma.


case fara
1 = Lo Dzerby - 2 = Mitico Vento
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MITICO VENTO: (Aperte da Tito Sacchet e Roberto Munarin - Informazioni aggiornate al 2003) sviluppo complessivo ca 400m. qualche passaggio delicato su placca (soprattutto all'inizio), con due passaggi oltre al 6: un tetto di 6b azzerabile e (al penultimo tiro), un 6a delicato e poco protetto in caso di caduta. Solo un paio di traversi interrompono la continuità della via che comunque, a mio parere, è molto bella. N.B. Rispetto alla mia relazione la via è stata modificata nella chiodatura, quindi le informazioni potrebbero non essere aggiornate !
1° tiro (25 m - max 5b): dritti su placca, delicata ma molto bella: fidati dei piedi !! (5 spit)
2° tiro (25 m - max 4b): si prosegue dritti su placca meno verticale rispetto al primo tiro (5 spit)
3° tiro (30 m - II): In realtà si tratta di un lungo traverso a dx di trasferimento. Su placca mooolto abbattuta la prima parte, poi su terra e pietre. Possibilità di mettere un cordino a metà tiro su un ramo (se di tiro si può parlare).
4° tiro (25 m - max 3b): partenza un pò ostica (dritti per circa 10 m), ma poi senza grosse difficoltà (traverso a dx e poi dritti con leggera diagonale a sx.
5° tiro (30 m - max 5b): Si supera un tetto ben protetto (il passo più impegnativo del tiro superabile in laterale ... forse ci sta anche un 5c ...), e si prosegue dritti con difficoltà intorno al 4.
6° tiro (20 m - max 3b): In traverso a dx senza grosse difficoltà ... spezza un pò la continuità della via
7° tiro (40-45 m 4c): su spigolo, una "rampa" verso dx chiodata abbastanza lunga (5/6 m).
8° tiro (40-45 m - 5b): sempre su spigolo ma più verticale. Buoni appigli. Identica chiodatura
9° tiro (45 m - 6b): Si traversa a dx per andare sulla placconata molto delicata. Il passaggio di 6b è azzerabile
10° tiro (25 m - 3b): Un pò di respiro dopo il passaggio di 6 !
11° tiro (25 m - max 4b-4c): In relatà è dato come 3c .... a me è parso più impegantivo. I 6 spit messi in questo tiro forse non mi danno tutti i torti
12° tiro (35 m - max 6a): Il 6a c'è tutto ! ... è il tiro chiave. Diedro che sbilancia molto e quindi placca un pò delicata (a dx è un pò meglio). Infine fessura faticosa. Nel passaggio più delicato uno spit in più, forse, non ci stava male, almeno per proteggere un'eventuale caduta che potrebbe essere pericolosa.
13° tiro (25 m - max 3c): Ultimo tiro non impegnativo che porta all'uscita.




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