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Arrampicare in Valle Stura:
Guglia di S. Bernolfo (q. 2600) - parete Est
Makita - Nunatak - I dou Lilu
Informazioni, foto e disegni forniti da D. Collino ad Ottobre 2008
La Guglia di San Bernolfo si erge con eleganti linee sul ramo NO del contrafforte discendente dalla Rocca di San Bernolfo. Proprio su questa parete si sviluppano tre vie, le più lunghe della zona, tutte protette in ottica moderna dove l'uso delle protezioni veloci quali friends diventano indispensabili.
Le vie raggiungono un avancorpo dal quale è possibile calarsi in doppia, se si decide di proseguire si arrampica su cresta molto aerea sino alla Guglia dalla quale con semplice sentiero si può tornare in 25 minuti agli attacchi delle vie.
La parete si raggiunge come per la Rocca sino al Chiot della roccia, poi si prosegue lungo la mulattiera fino a transitare pochi metri dal piede della Guglia. Di qui si risale la breve conoide detritica fino ai primi spits visibili.
Accesso:
Risalire la valle Stura (verso Sambuco), e prendere a sx il bivio a Pianche. Superare Bagni di Vinadio e risalire il vallone di S. Bernolfo. Ad un bivio la segnaletica indica a sx per il Rif. Laus (Rif. De Alexandri Foches): prendere invece a dx per fare un avvicinamento più breve.
Qualche tornante e si arriva poco sotto l'abitato di S.Bernolfo dove è possibile posteggiare (slargo sulla sx oppure poco oltre: in corrispondenza di un tornante con cartello escursionistico in legno).
Dal tornante prendere la sterrata a sx e, poco dopo, il primo bivio a destra che risale nel bosco. Seguire la larga carrareccia che con alcuni tornanti (possibilità di tagliare dentro il bosco), arriva al rifugio (mezz'ora circa), e al lago sovrastante. (N.B. il rifugio è aperto nella stagione estiva. Nel mese di Settembre è aperto nei fine settimana).
Dal rifugio Laus si sale verso il colle di San Bernolfo e girando a destra si rimonta la mulattiera segnalata da cartelli verso la omonima Rocca. Superata la piccola palestra del rifugio si risalgono i tornanti sino a raggiungere il Chiot della roccia: un grosso anfiteatro ove si possono distinguere la Rocca , la Guglia e le lunghe placconate della via "Reverso perso".
si prosegue lungo la mulattiera fino a transitare pochi metri dal piede della Guglia. Di qui si risale la breve conoide detritica fino ai primi spits visibili.
Itinerari di salita sul versante Est della Guglia di S.Bernolfo
Ezio in apertura sul 1° tiro di Nunatak (5c)
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MAKITA - Calvi Sergio, Alessandria Franco - 2002
E' la via più a sinistra delle tre, la prima anche della parete. Attacca in direzione di un piccolo diedro con spit dorato e sale per quattro lunghezze abbastanza omogenee sino all'avancorpo.
Sviluppo: 150 mt. fino all'avancorpo; 350 mt alla Guglia.
Difficoltà: 5b max ( 5b obbl. )
Materiale : utili friends medio piccoli.
Discesa: in doppia sulla via sino all'avancorpo, a piedi dalla vetta .
NUNATAK - Camisassa Ezio, Collino Danilo, Fea Katya - 2004
Itinerario con difficoltà decrescenti, attacca in centro la bella placca grigia pochi metri a destra di "Makita". La via è la più diretta e la più varia salendo placche, speroni e diedri.
Se si raggiunge la vetta, la salita regalerà ottime soddisfazioni specie per i panorami mozzafiato verso tutte le più alte cime della valle Stura e non solo.
Attrezzata a spits.
Sviluppo: 200 mt. fino all'avancorpo; 400 mt alla Guglia.
Difficoltà: 5c max ( 5b obbl. )
Materiale : friends medio piccoli indispensabili.
Discesa: in doppia sulla via sino all'avancorpo, a piedi dalla vetta .
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I DOI LILU - Collino Danilo, Ippolito Gianluca - 2005
La via è la più impegnativa della parete e parte a destra di "Nunatak" per proseguire poi verso destra e salire le compatte placche vicino alla parete ovest.
La via raggiunge l'avancorpo con salita tecnica e su roccia molto bella, la placca del terzo tiro è un vero gioiello... Attrezzata a spits.
Sviluppo: 225 mt. fino all'avancorpo; 450 mt alla Guglia.
Difficoltà: 6a+ max ( 5c obbl. )
Materiale : friends medio piccoli indispensabili.
Discesa: in doppia sulla via sino all'avancorpo, a piedi dalla vetta
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