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Pian Marino:
Paretina di Avatar
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Informazioni e foto fornite da Renato Berruti - Agosto 2012
Tra il Marzo e il Luglio del 2012 Renato Berruti ha pulito e valorizzato una piccola parete alta 28/30 metri.
Il nuovo settore, ben evidente risalendo la mulattiera di Pianmarino ma pressoché invisibile dal sentiero di fronte che costeggia il torrentello, è apparso subito interessante per varietà e possibilità di chiodatura anche se piuttosto ricco di vegetazione; il lavoro di pulizia, infatti, è stato molto gravoso.
La falesia accoglie ora 5 monotiri, tra i 23 a 30 metri di altezza, chiodati con resinati e soste da 10mm.
I nomi delle vie, da sx. a dx, sono specificati nello schema riproposto in questa pagina.
ACCESSO. Uscendo dal casello autostradale di Finale Ligure svoltare a sinistra, in discesa, e seguire le indicazioni per Finalborgo. In corrispondenza di una piccola rotonda si svolta a sinistra attraversando il ponte di fronte alla porta storica del borghetto. Senza entrare in paese svoltare subito a sinistra (lasciando sulla destra un parcheggio) in direzione di Calice Ligure.
Proseguire per pochi Km tenendo il torrente sulla sinistra, come per raggiungere il versante Nord di Perti. Prima di passare sotto al viadotto dell'autostrada svoltare a dx (curva secca, indicazioni per "Perti Alto" e "Zona Monumentale Perti") passando le case di S.Sebastiano e S.Eusebio.
Dopo la chiesa di S.Eusebio (breve tratto lastricato) proseguire ancora per un paio di chilometri sino ad arrivare al Posteggio di Perti Nord.
Lasciata la macchina, imboccare la stradda sterrata (sbarra in ferro, segnavia due pallini rossi). Seguire lo stesso segnavia ad un trivio (sentiero ciottolato); continuare dritti poco oltre, superando alcuni gradini. Ad un successivo bivio, scendere verso destra, raggiungendo il greto di un torrente. Superato il piccolo guado si arriva ad un successivo bivio: a destra si raggiunge la falesia delle tecchie, si prosegue invece sulla sinistra e subito dopo a dx. per il settore "Pilastrino Mirovino". Dopo 5 minuti di sentiero, poco prima di svoltare a dx. per il "Pilastrino M.", si svolta a sx. in prossimità di 2 "Ometti". Il sentiero costeggia il risalto roccioso che fa da basamento alla grotta della Pollera poco sopra e, dopo un saltino di un paio di metri, si prosegue fino alla base del nuovo settore (12/13 minuti dall'auto.
LE VIE DEL SETTORE (da sinistra a destra)
A - SOLO SOLETTO (23 Mt.) max 5c Una bella sequenza di placchette e muretti con un passaggio delicato a metà tiro per poi chiudere su una placchetta leggermente abbattuta che porta in sosta.
B - SUPERGHIRO (27 Mt.) max 6a+ Dopo un attacco facile a fianco ad un grottino, sale su alcuni bombè con passaggio tecnico a metà tiro per uscire, attraverso una fessura
non difficile ma esposta, su rocce articolate e facili.
C - PELLE BLU (27 Mt.) max 6b Attacca in comune con le altre 2 seguenti ma, dopo 4 metri, devia a
sinistra per andare a prendere un bel muro abbastanza tecnico sotto
la verticale di uno strapiombo poco pronunciato. Belli i movimenti
per il superamento della zona strapiombante. Esce su terreno facile.
D - GIGANTE BUONO (26 Mt.) max 6a Dopo i primi 4 metri in comune, sale diritto per placche verticali solcate da una fessurina in diagonale, più facilmente si porta sotto il sistema di strapiombi, evidenti dal basso, che supera dapprima sfruttando una bella fessura grigiastra, poi insinuandosi con bella arrampicata. Esce su muretto non difficile. Forse il più bel tiro della parete.
E - NEYTIRI (30 Mt.) max 5b Dopo i primi 4 metri devia sulla destra per andare ad affrontare, con
bella ed atletica arrampicata, una serie di evidenti lame. Chiude sul filo di cresta su muretti verticali abbastanza tecnici. Parte di questo
tiro fu percorso da sconosciuti in passato. Rimane traccia di un chiodo volutamente lasciato in parete.
Un ringraziamento per la disponibilità a Marco Tomassini, che ha dedicato una intera mattina per misurare i singoli tiri e per l'aiuto dato a Renato Berruti a confermare le difficoltà generali e quelle dei singoli passaggi.
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