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CORSA IN MONTAGNA
Trail Courmayeur
Ad una settimana dal wonferful trail in Val Maira, mi ritrovo nuovamente ai nastri di partenza per una nuova gara: la prima edizione del Gran trail Courmayeur,che prevede due distanze, una di 50 km e 2800m D+ (la mia gara) ed una di 80km 4500m D+.
Il ritrovo è fissato per le 5:30 e la partenza dal palazzetto dello sport di Courmayeur è per le 6:00 (entrambe le gare).
In conseguenza di questi orari, la sveglia suona già con mia grande “gioia” alle 4:30 del mattino e anche se non ho molta fame cerco di fare un’abbondante colazione per ovvie ragioni.
Alle 5:10 metto fuori il muso dalla roulotte, la temperatura atmosferica nonostante l’ora è gradevole, non fa freddo e questo è un sollievo.... Anche se questo significa che con il passare delle ore farà caldo !!!
Il numero dei partecipanti alle due gare è presso a poco lo stesso, (106 la 50km, 98 la 80km) e così
alle 6,05 in ritardo di 5 minuti sul programma più di 200 atleti partono per fare una bella passeggiata di qualche ora !!!!!
I primi metri sono percorsi per attraversare Dolonne, caratteristico borgo ai margini di Courmayeur. Poca la gente lungo i viottoli e non può essere altrimenti, visto l’orario.
In breve la strada finisce ed iniziamo ad inerpicarci lungo un sentiero in direzione del colle D’Arp che rimane “solo” 1300 metri sopra le nostre teste. Un lungo serpentone in mezzo al bosco sale silenzioso tornante dopo tornante. Io avrei voglia di spingere di più, sto andando sotto il mio ritmo abituale, ma preferisco (a fatica) trattenermi. Con tanti chilometri da percorrere è prudente non partire a razzo.... !!!!
Usciti dal bosco si continua ovviamente a salire per prati fioriti lungo il vallone dell’Arp e piano piano il gruppo fino a quel punto compatto inizia a “sgretolarsi”.
Il paesaggio si trasforma ancora, dopo il bosco ed i prati ora si prosegue su terreno pietroso e la vegetazione inizia a scemare.
Raggiunto il colle d’Arp, inizia un tratto di Sali scendi (presenza di qualche nevaio con neve ancora duretta) che ci portano a passare nell’ordine: il Colle di Youla, il colle Charmonts, il colle Berio Blanc (punto più alto della gara con i suoi 2840 m.) fino ad arrivare dopo circa 18 km sul mont Fortin (2758m.) dove si trova il primo punto controllo tempi e rifornimento liquidi. A questo punto di gara con un dislivello positivo fatto di oltre 1700metri mi ritrovo in buona posizione (quindicesimo a pari tempo con altri 6 atleti)....
Però mancano ancora 32 km all’arrivo, con “soli” 1100 metri di dislivello in salita da affrontare, quindi.....
Ed infatti alla prima vera discesa del giorno che porta verso il col de Chavannes subisco diversi sorpassi. Ci sta, è in preventivo, so che le discese sono il mio punto debole, quindi non mi demoralizzo e continuo con il mio passo.
Non sembra di essere a metà luglio, in questo tratto la presenza di neve è ancora molto alta e passare a fianco di alcuni laghetti ancora parzialmente ghiacciati sembra portarci indietro di almeno un mese e mezzo !!!
Arrivato al col de Chavannes, una secca discesa (uffaaaa !!!!) ci fa perdere circa 150metri di quota in poco tempo/spazio e raggiunto un pianoro invece di proseguire per il sentiero sempre in discesa che porta al rifugio Elisabetta, si taglia in diagonale in direzione del col della Seigne. Questa parte del percorso non è semplice: il fondo irregolare intervallato da alcuni nevai resi molli dal calore del sole, rendono il passo instabile e la fatica inizia a venire fuori con una certa prepotenza. Quando finalmente giungo al col della Seigne mi sento decisamente stanco,ed il pensiero che sono solo a metà gara non mi aiuta di certo. Ma si sa che in gara lunghe ad un certo punto arriva la crisi, non bisogna farci caso, continuare con la consapevolezza che molto probabilmente questa se ne andrà via strada facendo.
Ancora una lunga discesa ci porta al rifugio Elisabetta primo punto ristoro e secondo punto rifornimenti liquidi e controllo tempi. (nel frattempo sono scivolato in 26° posizione) Qui trovo ad aspettarmi la mia compagna Paola con il nostro lupachiotto Rey. Decido di fermarmi un paio di minuti, mangio mezza banana, un po di frutta secca e un pezzo di cioccolato, oltre a bere diversi bicchieri di acqua con Sali minerali.
Quando riparto mi sento ancora stanco ed imballato, ma dopo una decina di minuti all’altezza del lago Combal, finalmente dopo un oretta di buio torna la luce, e dopo poco torna anche la salita ... whaooo !!! E’ dura,il caldo ormai si sente, ma trovo il giusto passo e riesco a salire con costanza. Oltre ad un parziale recupero di energia, ritrovo anche il buon umore e capisco che ormai si arriva fino al traguardo anche se mancano ancora circa 15 chilometri. Arrivato alle pendici del Monte Favre, si scende nuovamente, con destinazione rifugio Maison Vielle,secondo e ultimo punto ristoro passando per il bel lago dello Checruit, dove arrivo mantenendo invariata la mia posizione in classifica (26°) Appena giungo al rifugio, assalgo il banchetto dei rifornimenti: bevo diversi bicchieri di tè, Sali minerali ed acqua normale. Riempo una borraccia di te. Non ho fame ma decido lo stesso di prendermi qualche frutto secco e una mezza banana come all’ Elisabetta. Vedere tante persone sulle sedie a sdraio (che osservano incuriositi) fa venire voglia di fermarmi un pochino e usufruire anche io di tanto gaudio..... Per fortuna però, la tentazione dura pochi secondi, ed anzi preferisco ripartire subito, voglio levarmi al più presto gli ultimi 10 chilometri.
Lasciato il confortante e ristoratore Maison Vielle la mia gara riprende percorrendo in salita (e che salita) quelle che in inverno sono piste da sci. Poi discesa, dopo ancora uno strappo davvero spacca gambe e poi discesa fino ad arrivare in località Prè de Pascal. Alzo la testa e guardo sopra di me l’ultimo ostacolo che mi separa dall’arrivo: il monte Chetif. Ad occhio e croce credo che manchino non più di 6/7 chilometri.... In generale non tanti, nello specifico davvero pesanti. La salita subito non è proibitiva ed anzi ad un certo punto quasi si corre in piano, ma dopo poco si torna a salire, si sale, bisogna anche fare molta attenzione per via di diversi passaggi con catena. Ad un certo punto non so più se sto facendo una corsa di montagna od una ferrata ..... Finiti i passaggi esposti si prosegue su sentiero incerto con una pendenza davvero importante. Arrivato proprio sotto la cima, invece di proseguire per toccare la vetta, si inizia a scendere in direzione Checruit.
Sono davvero distrutto più che dalla stanchezza, dal calore, tutto l’ultimo tratto è stato affrontato al sole che considerata l’ora (dalle 13:00 alle 14:00 circa) è davvero molto forte !!!! Per arrivare a Courmayeur gli ultimi chilometri sono solo di discesa (circa 800 metri di dislivello) spesso molto tecnica e per nulla facile (in particolar modo il canalino dello Chetif). Sapendo bene quello che mi aspetta la corsa è costante ma lenta, non voglio rischiare di farmi male proprio ora che sono vicino al traguardo. Tornante dopo tornante i tetti delle case di Courmayeur che appaiono e scompaiono alla vista per via della vegetazione, si avvicinano e finalmente quasi all’improvviso terminato il bosco, il sentiero incrocia la strada asfaltata che riporta a passare l’abitato di Dolonne (punto di partenza della gara) per poi affrontare gli ultimi 500 metri per tagliare il traguardo all Jardin de l’Ange in pieno centro di Courmayeur.
All’altezza di Dolonne, mi viene incontro di corsa un bambino sui 5 anni chiedendomi se avevo voglia di un po di acqua e menta.... Io, potendo, in quel momento ci avrei fatto un bagno nell’acqua e menta, quindi rispondo ovviamente si, ed allora lui sempre di corsa torna indietro arriva da un banchetto che precedentemente non avevo nemmeno notato, mi prende un bicchiere già pronto di acqua e menta ed al mio passaggio me lo porge... Fantastico bambino, bellissimo gesto !!!!!
Torna il sorriso, svanisce (quasi) la stanchezza, gli ultimi metri, la passerella lungo via Roma sono una goduria ed è piacevole ricevere gli applausi e gli incoraggiamenti delle persone che assistono al passaggio degli atleti.
Chiudo la gara in 27°posizione assoluta in poco meno di 9 ore. Alla partenza visto la mia non grande esperienza in gare ultra trail, pronosticavo un piazzamento sicuramente diverso, quindi per me è stata doppia soddisfazione: uno, la principale, di aver portato a termine una gara così lunga ed impegnativa, due, un piazzamento al di sopra di mia ogni aspettativa.
Ora qualche giorno di riposo e poi via, per nuove corse, e nuove gare !!!!
Buona estate a tutti !!!!!!!!
Scheda della gara:
“GRANTRAIL COURMAYEUR” - Luglio 2013
lunghezza percorso: 50 Km
dislivello + circa 2800 m
Per altre info:
http://www.gtcourmayeur.com
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