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CORSA IN MONTAGNA
Vertical Punta Martin - 2013
Quella appena conclusa è stata la mia penultima gara del 2013, la sedicesima. Come probabilmente avrete potuto notare navigando sul sito, non tutte sono state raccontate, e non perché qualcuna valeva meno di altre, ma solamente per una banale mia mancanza di tempo, a dover sempre correre dietro ai ritmi frenetici che la vita di tutti i giorni ci richiede !
La corsa che sto per raccontarvi, il chilometro verticale, è un tipo di corsa particolare, che generalmente si corre in montagna dove tanto dislivello in pochi chilometri non sono una rarità. Una rarità al contrario è trovare un campo di gara idoneo in Liguria. Uno dei pochi lo troviamo proprio a due passi da Genova: nel comune di Mele, da Acquasanta a Punta Martin, 987 metri di dislivello in soli 4,7 chilometri. Un tracciato impegnativo, con passaggi molto tecnici in arrampicata !!! A due passi dal mare un tracciato da fare invidia ai percorsi delle più quotate località montane.
La seconda edizione di questo chilometro verticale prevedeva un numero massimo di concorrenti piuttosto esiguo, infatti le iscrizioni si sarebbero chiuse al centesimo iscritto, numero che si è raggiunto qualche giorno prima di Domenica 24 novembre.
E così eccomi in una fredda, nuvolosa, umida Domenica di fine Novembre, uscire di casa di buon mattino e partire in direzione Voltri. Certo le premesse per una giornata indimenticabile non ci sono proprio, anzi la voglia è quella di fare dietrofront e buttarsi nuovamente a letto, e tutt’al più se non si fa troppa fatica, di sognare... una gara, e non di farla... ! Ovviamente tutto ciò non avviene, e così dopo aver messo in moto la macchina, non mi rimane che avviarmi per questa nuova “avventura”.
Poco più di mezzora e sono,... siamo, visto che ci sono ad accompagnarmi anche la mia compagna e il nostro lupone Rey, arrivati a destinazione.
Al paesino dell’ Acquasanta, dopo aver ritirato il pettorale, ci rintaniamo velocemente in macchina, manca ancora del tempo al via, e poi essendo una gara a cronometro, la partenza è scaglionata con un atleta ogni 20 secondi, e considerato il mio pettorale alto (72) passeranno ancora parecchi minuti prima che possa finalmente iniziare a correre !!!
Passati un po’ di minuti, prendiamo coraggio, e sfidando il freddo pungente, rimettiamo il muso fuori dall’auto ! Incontriamo i nostri amici arrivati dalla riviera di ponente, ed insieme iniziamo a fare qualche corsetta di riscaldamento.
Finalmente intorno alle 9:30, arriva il mio turno, mi posiziono nel punto di partenza ed aspetto il via.... C’è un simpatico semaforino a scandire il tempo delle partenze.... Rosso.... Giallo.... E verdeeee, si parte. Fin da subito è chiaro che ci sarà da faticare: una salita secca per creuze scivolose mi porta in poco tempo alla stazione ferroviaria del paese e dopo un brevissimo tratto in piano la salita torna impegnativa, anche se si passa a correre su strada asfaltata. Presto però (come ovvio che sia) la strada lascia spazio al sentiero che si presenta inizialmente particolarmente dolce senza forti pendenze, ed anzi in alcuni punti addirittura fa perdere quota ! Nel frattempo ho raggiunto e superato un paio di atleti. Dopo aver guadato il rio Baiarda cambia tutto. Da qui in avanti non ci sono più punti facili, la pendenza è continua e severa ed il sentiero si trasforma in una traccia poco battuta ed il fondo del terreno diventa difficile. Si sale con fatica e si alternano passaggi su roccia (primo e secondo grado attrezzati con corde fisse) a tratti erbosi molto insidiosi. Se il terreno non fosse bagnato sarebbe molto divertente questa parte del tracciato (specialmente i tratti di roccia !!!!) invece l’umidità rende il tutto molto precario.
Nei punti più delicati comunque l’organizzazione ha predisposto la presenza di volontari a controllare, monitorare il nostro passaggio ed aiutare eventualmente quegli atleti che si dovessero trovare in difficoltà.
Per quanto mi riguarda non ho problemi, ho faticato di più all’inizio sul facile, diciamo nei i primi 2 chilometri, ma ora il fiato è buono e le gambe girano.... Ad un certo punto però, girano nella direzione sbagliata, e così invece di continuare a salire per la direzione giusta, prendo un’altra “strada” e quando mi accorgo che davanti a me le persone che avevo davanti sono scomparse, mi domando se hanno messo il turbo alle gambe o invece...... mi sono perso !?! ci metto poco a capire che ho sbagliato direzione, così non mi rimane che tornare sui miei passi ed andare a recuperare la retta via !!!! Peccato, questo piccolo fuori programma, mi ha fatto perdere tempo prezioso, ed in una gara a cronometro non è certo il massimo, ma non mi innervosisco e penso che faccia parte del gioco un errore del genere. Insomma la prendo con filosofia.
Il vento, continuando a salire, aumenta di forza e fastidiose nuvole coprono parzialmente una visuale che in condizioni climatiche normali sarebbe bellissima. E’ la prima volta che salgo a Punta Martin e sinceramente dispiace non riuscire a godere di tanta vista. Sento voci in lontananza, sento un campanaccio “suonare”, mi sa che sto arrivando al traguardo, non dovrebbe mancare molto oramai ! Ed infatti da li a poco arrivo in vetta, fermando il cronometro con il tempo di un ora e zero minuti e una manciata di secondi !!!!
Mi fermo solo un paio di minuti, faccio qualche foto e poi via mi rimetto subito in marcia. Il percorso di discesa è differente rispetto alla salita appena conclusa: da Punta Martin si va al monte Pennello che rimane più o meno alla stessa altezza, ma proprio in questo pezzo di percorso oramai fuori gara che incontro le maggiori difficoltà della giornata: un vento fortissimo batte senza tregua, si fa fatica a correre e in certi momenti mi sento addirittura spostare, quasi non riesco a tenere gli occhi aperti e la percezione del freddo inizia a farsi sentire su tutto il corpo, non vedo l’ora di perdere quota per levarmi da questa situazione. Arrivato con fatica alle casette del Pennello, finalmente inizia la discesa in direzione della cappella della Baiarda. Pian piano come previsto il vento diminuisce d’intensità e si riesce a proseguire con maggiore tranquillità. Faccio una piccola sosta per ammirare il panorama e osservando in modo particolare Punta Martin..... noto che il suo aspetto è alquanto severo ed incute una certa riverenza. E’ proprio una bella montagna a due passi dal mare, a due passi dalla città. Molte volte si fanno tanti chilometri per andare a fare una bella gita, quando poi basta alzare lo sguardo e rendersi conto di quanti angoli nemmeno troppo nascosti si trovano vicino a casa.
Arrivato nuovamente all’Acquasanta, mi rifocillo con un bel pezzo di focaccia di Voltri, famosa per la sua bontà, si commenta con gli amici la gara appena conclusa, si dà un'occhiata alle classifiche (a proposito chiudo in 31°posizione) e dopo essersi dati appuntamento per la prossima gara, si fa ritorno a casa giusto in tempo per gustarsi un bel piatto di meritate trenette al pesto... !!!!
Prossimo appuntamento a Santa Margherita Ligure l’otto dicembre per il mio quarto trail di Portofino.
Un saluto ed una buona continuazione a tutti voi.
Scheda della gara:
“VK Punta Martin” - Novembre 2013
lunghezza percorso: 4,7 Km
dislivello + circa 1000 m - alcuni passaggi tecnici di I e II grado
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