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titolo: la montagna per tutti
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- Racconti -

I MIEI RACCONTI DI MONTAGNA:
"Val Maira"
di carlo gozzi

Con Paolo era già diverso tempo che si parlava di fare una salita alla castello.
In realtà l'anno prima avevamo già percorso la via diagonale Est, ma l'intenzione era di fare quache cosa di più stimolante con difficoltà comprese tra il IV ed il V. In seguito si è deciso di andare insieme a Sonia, Vale ed Omar formando una cordata da tre ed una da due.
Nel frattempo è giunto un periodo di salute che per me è stato tutt'altro che tranquillo, costringendomi lontano dalla roccia e dalle altre attività alpinistiche. Oltre al mio scarso allenamento, c'era da tener conto che per Sonia sarebbe stata la prima salita di una certa lunghezza in ambiente montano dopo parecchio tempo che non arrampicavo. Il tutto mi ha fatto pensare sin dall'inizio che avrei fatto una ripetizione della via già fatta ... al limite avrei potuto buttarmi sulla cresta per variare, ma poteva comunque servire sia a me (per riprendere confidenza con l'arrampicataia), sia alla Sonia (per imparare qualche cosa in più). E poi sarebbe stato comunque un week end trascorso con gli amici in montagna

Organizzato il tutto, partiamo da Genova sabato pomeriggio: viaggio tutto ok con arrivo al rif. Campo Base verso le 19.30 (in anticipo rispetto a quanto detto al gestore al momento della prenotazione).

vista sulla rocca castello Ad accoglierci (a braccia aperte), c'è il nuovo gestore. Ero stato più volte in Val Maira prima del cambio di gestione; ma a prima vista "la novità" non mi è risultata del tutto piacevole: <<E ma se arrivate adesso ..... qui sto facendo da mangiare ....>>
<<Ma se ci indica solo la direzione delle stanze ... così appoggiamo gli zaini e veniamo a mangiare ....>>
Si perchè recentemente si era verificata una frana che aveva portato alla demolizione della parte del rifugio adibito a camere e, provvisioriamente, erano stati predisposti dei prefabbricati da 8 posti letto ciascuno.

Dopo una decina di minuti un ragazzo ci accompagna nel ..."box" ... un intero alloggio tutto per noi..
E finalmente arriva io momento della cena !

Devo dire che abbiamo mangiato molto bene .... qualcuno anche troppo: tanto che di notte veniamo svegliati da Omar che si mette a gridare: <<Paolo, scendi subito da lì !!>>

pochi secondi di pausa e...
"HO DETTO DI SCENDERE DA LI' !!!!"

Evidentemente non ha ben digerito il grappino di fine cena!
Purtroppo al risveglio non ricorda il sogno, per cui la frase rimarrà per sempre avvolta dal mistero ..... chissà dov'era finito Paolo!
In compenso alla mattina non è suonata la sveglia impostata con molta cura e precisione da Omar ...... e pensare che ha armeggiato per circa 1/2 ora sull'orologio prima di iniziare i suoi incubi.
Per non parlare poi del ritardo sulla colazione: avevamo prenotato la colazione per le 7 .... il ragazzo del rifugio ha provato a dire <<ma se volete possiamo dare la colazione anche alle 7.30 ...>>
ma niente da fare, quando ci mettiamo in testa una cosa ... <<No no ... alle 7 va bene !>>
Mi era parso che quella delle 7.30 non fosse proprio un'offerta di cortesia del tipo <<... se volete prenderla comoda.... >> quanto, piuttosto, da intendersi come .... <<ma perché non mi fate dormire un po' di più?>>

Arriviamo all'attacco: Paolo Omar e la Vale possono subito constatare che davanti a loro, nella via scelta, ci sono solo 3 o 4 cordate.

Paolo mi consola per la mia rinuncia: <<dalla vostra via non ci sarà nessuno .... al limite troveremo un pò di gente nelle doppie>>
In effetti quando inizio a salire con Sonia trovo meno di 10 cordate .... saranno 9!!

Il dubbio tra la via Diagonale e la cresta è stato ben presto risolto .... se tutti vanno in cresta opto per la prima.

Dato che la via scelta da Pa-Om-Va è decisamente più lunga ed impegnativa, decido di iniziare ad arrampicare più tardi rispetto aloro .... tanto da arrivare in vetta più o meno insieme ...

Quando arrivo alla prima sosta ci sono qualche cosa come 6 persone ed un groviglio di corde multicolore che è qualcosa di straordinario: neanche un arcobaleno mi è risultato tanto affascinante !
la cresta

Per un attimo ho l'impressione che sotto al groviglio ci sia un'altra cordata sepolta .... sembra si muova: forse sono ancora vivi!! Non disperate, vi salverete!"

A quel punto decido di lasciar perdere la prima sosta: meglio proseguire per tutta la lunghezza di corda ed andare ad assicurarmi su quella successiva. Tanto so per certo che 50 metri di corda bastano. Così facendo, nel saltare il groviglio di corde, sbaglio percorso: mi butto verso la cresta. Mi sembra di ricordare che l'altra sosta fosse più a sinistra .... a sì, eccola: mi basta traversare una decina di metri ....
<<QUANTA CORDA HO ?>>
<<Quattro o cinque metri>>
<<Perfetto!!>> .... Tolgo il nut che avevo appena incastrato, ..... scendo in arrampicata di circa 5 metri, e traverso per raggiungere la sosta.

La Sonia, che prima di partire era preoccupatissima, mi raggiunge senza alcuna difficoltà. Così si tranquillizza ..... e parte da prima.
Incredibile: in falesia non si butta mai .... e qui parte da prima senza fiatare mettendosi anche le sue brave protezioni !!!
Tanto da fare due tiri da prima lamentandosi solo in poche occasioni:
<<Ma non sono capace a mettere le protezioni ...>>
Sarà ........ ma per togliere un friend ci sono stato 1/4 d'ora: se lo avesse messo bene probabilmente avrei dovuto lasciarlo sul posto!

sonia in vetta Alle due del pomeriggio siamo in vetta: i primi di tutti i grupponi sparsi su creste e pareti più o meno impegnative.

Nel frattempo, la bella giornata del mattino, sì è rovinata: comincia ad arrivare qualche goccia di pioggia: in Val Maira non manca quasi mai!
Sentiti "telefonicamente" i nostri compari, sono solo un paio di tiri sotto .... In cima cominciano ad arrivare le cordate partite prima di loro .... Uno di questi fa sosta, comincia a recuperare il compagno ..... e sotto senti dire <<RECUPERA .... RECUPERA ...>>

la risposta non si fa attendere: <<SE NON VIENE CHE CAZZO RECUPERO ! .......... FATTI QUALCHE GIRO INTORNO AL COLLO E VIENI SU SENZA ROMPERE I COGLIONI !!!!>>

Intanto la piatta cima della Rocca Castello è diventata molto popolata .... è parecchio che non vado in discoteca ..... ma le piste me le ricordo più meno allo stesso modo!
Ovviamente la pioggia si fa più insistente: decido che è inutile aspettare gli altri quassù ...
Mi avvicino alla croce di vetta per preparare la prima doppia .... qualcuno cerca di far presente che lui è già lì e quindi scenderà per primo.

Peccato che deve ancora farsi su due corde da 50 m e raccogliere quello che ha sparpagliato intorno alla croce..... e mi sembra doveroso farglielo notare: <<Scusa sai, ma io sono già pronto: se a far su la tua roba ti spostassi un pochino magari qualcuno intanto inizia a scendere. La croce te la lascio qui !!>>
Con le buone si ottiene molto!
La Sonia inizia la doppia ..... un'altra cordata allestisce la propria calata ..... in quel momento penso che la sosta (costituita dalla croce di vetta), forse non reggerà 8 calate contemporaneamente ...
Infatti qualcuno si sposta ad un'altra catena posta 3 metri più in basso verso l'uscita della normale.
Paolo, intanto, è arrivato all'ultimo tiro: la nostra doppia finisce sulla stessa cengia dove lui sta manovrando per recuperare i suoi compagni che, mentre salgono, si fan sentire:......
<<METTI IN TIRO !!!! METTI IN TIRO !!!!! METTI IN TIRO !!!!!>>
Questo è Omar che sale dietro alla Vale ed è preoccupato per la roccia bagnata. In pratica, dati i solleciti di Omar, Paolo recupera solo la sua corda: la Vale raggiunge la sosta recuperandosi gli anelli di corda!

Piove, anche bene, e tuona.
Ci portiamo in fretta sulla calata posizionata sul lato dx della cengia .... e stacchiamo il biglietto.
Sì, hai capito bene ...... hai presente in macelleria che prenoti il tuo turno prendendo il numero? Ecco, la stessa cosa .... siamo in 19 sulla cengia ...... inoltre chi dalla cima si calava dall'altra catena, sarebbe sbucato comunque nella sosta sotto la nostra, dove per altro le persone continuavano ad aumentare .... Una cosa mostruosa, come fossimo alla partenza di un traghetto per la Sardegna !
Il tutto accompagnato da un'alternarsi di pioggia, nebbia e qualche fulmine in lontananza .. Ma ci organizziamo e mi trovo a fare una proposta a gente mai vista: <<voi che scendete per primi lasciate le doppie attrezzate. Dite a quelli sotto di fare altrettanto così gli ultimi recuperano tutte le corde. Altrimenti se ogni cordata mette e toglie le proprie ..... mi tocca prendere una settimana di ferie!!>>

Indovina un po' chi sono gli ultimi che avrebbero recuperato le corde???
Manco a dirlo: Carlo, Paolo e Vale (Sonia ed Omar, nel frattempo, eravamo riusciti a spedirli giù approfittando della confusione !)
E prova a rispondere a questa: secondo te, le corde, verranno recuperate alla prima???
No: per ben due calate, il nodo che unisce le corde, si incastra da qualche parte e dobbiamo risalire per liberarle !!!!
Insomma: tutto secondo copione ...... prima doppia alle 15 ..... ultima doppia alle 18.30.

Siamo quasi all'ultima calata: Sonia, (ormai al Colle Gregori), si offre per andare a recuperare lo zaino di Paolo & C. all'attacco della "Maria Grazia" ....

Ma nella giusta alternanza climatica, è il turno della nebbia: non ha gli occhiali , non ha le lenti ..... se è ben nascosto avrà bisogno di un paio di occhi di aiuto! Ma il tempo è dalla sua parte: ha smesso di piovere e la nebbia sparisce lasciando il posto a qualche raggio di sole.

Per raggiungere l'ultima calata c'è un passaggino esposto .... giusto 2 metri .....
La Vale si blocca un attimo e con un filo di voce mi dice.... <<non ce la posso fare !!>>
Non mi sembra il momento di scherzare ..... ed infatti non sta scherzando.
Prendo la corda, dò al lei un capo per legarsi, mi metto in posizione per farle sicura ... a spalla ......
.... la Vale supera quei tremendi 2 metri ..... recupero e rifaccio su la corda ......
Forse ormai rassegnato non mi lamento nemmeno ...
sulla prima doppia e, sullo sfondo, il Colle Greguri


Comunque arriviamo in fondo anche noi .... ancora 50' di cammino e siamo alla macchina e da lì a poco al rifugio da dove bisogna passare per tre motivi: primo bisogna ancora pagare .... secondo (cosa più importante), abbiamo bisogno di rimetterci un po' in sesto .... terzo, Paolo ha dovuto lasciare la carta di identità al ragazzo del rifugio (in verità è la prima volta che mi capita ..)

Entro nel rifugio con Paolo e ..... <<Eccoci, siamo arrivati!>>
Il cuoco-gestore è seduto a tavola con gli altri ragazzi del rifugio e ci guarda con aria interrogativa Non so perchè, ma quello sguardo mi ha ricordato l'espressione di una mucca al pascolo che, mentre sta ruminando, guarda passare una macchina nella vicina strada .... è un'immagine che mi è sempre rimasta in mente da quando l'ho nontata una volta da ragazzino ... ebbene, il tipo ha lo stesso identico sguardo: un misto tra l'interrogazione, lo stupore e l'indifferenza... un tutt'uno...

Contemporaneamente una ragazza seduta con lui che dava le spalle all'ingresso, si volta, ci guarda un istante ed esclama:
<<E VOI CHI SIETE ?>>
Ma come, siamo usciti da qui alle 8 di questa mattina .... sono le 19 .... ha piovuto ..... se ci fosse successo qualche cosa se ne sarebbero accorti le cordate della prossima settimana ???

Dopo una lavata ed un cambio asciutto.. non resta che tornare dai gestori per pagare: <<Ehh, ma adesso sto cucinando ....>>
Già sentita 'sta frase: comincia a farmi innervosire ... mentre conto sino a dieci per calmarmi, spunta uno dei suoi ragazzi:
<<AH, NON MI RICORDAVO PIU' DI VOI>>
Perfetto: ricomincio a contare !!!

L'ora è tarda e decidiamo di scendere in paese per mangiare in trattoria.
Ci fermiamo in un posto che conosciamo già ma ...è terribilmente chiuso.
Rimango un istante davanti alla saracinesca ...... la guardo ancora per un pò ..... e giungo alla conclusione che forse non riaprirà in tempo per prepararci un piatto di pasta.

Chiediamo informazioni ad un passante e troviamo un altro posto dove ci accomodiamo con le gambe sotto il tavolo alle 22 .... <<Cosa vi porto?>>
<<Qualsiasi cosa basta che porti da mangiare perché è dalle 7 di questa mattina che non mangiamo una mazza>>
La frase di Paolo è forse un po' diretta ma efficace: ne usciamo quasi a mezza notte dopo aver mangiato come maiali !!
Una volta nel letto di casa sono colto da un dubbio: dopo tutto quello che abbiamo mangiato, ..... cosa sognerà Omar questa notte ??
Sarà poi sceso Paolo??
.. E da dove??
Ma nella vita non può sapere tutto !!!



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