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titolo: la montagna per tutti
Sicurezza || Materiali || Le Gite ||


PARLIAMO DI:
ESCURSIONISMO:

- Le Gite -

Mte Cazzola (q. 2330)
Difficoltà: E (anche con rachette da neve)

Notizie aggiornate a Gennaio 2014

NOTIZIE UTILI:

La relazione è riferita alla salita fatta in presenza di neve (escursione con utilizzo di ciaspole), pertanto le indicazioni fornite tengono conto di quello che è l'ambiente invernale. La stessa gita è comunque fattibile anche nel periodo estivo, su sentiero sempre ben segnalato.
In entrambe le stagioni è possibile effettuare un giro ad anello, sensibilmente più lungo, unendo la salita alla Punta d'Orogna, un'altra gita spesso priva di pericoli anche in caso di forti innevamenti (in ogni caso informarsi sempre preventivamente sulle condizioni della neve).

Dislivello: 750 m ca - 2 / 3 ore di salita


Il pendio finale del Mte Cazzola - Sulla sinistra il Pzzo Diei



ACCESSO STRADALE: Percorrere la SS33 che da Domodossola va in direzione del Confine di Stato (indicazioni per Crodo / Sempione / Val Formazza) ed uscire dalla superstrada all'altezza di Crodo. Da qui proseguire inizialmente per la Val Formazza, sulla SS659 che risale il fiume Toce.
Raggiunto l'abitato di Baceno, svoltare a sinistra - in corrispondenza di un ampio tornante - e proseguire sino a raggiungere la frazione Goglio. Pprendere quindi a destra - attraversando un ponte - con indicazione per Devero (obbligo di catene/gomme da neve nella stagione invernale).
Da qui sono circa 6 km di tornanti e gallerie per raggiungere le aree parcheggio (a pagamento - 5 euro - nei giorni festivi) poste poco prima dell'abitato di Devero, a q.1630 m, dove non è ammessa la circolazione veicolare.



Il Pizzo Cornera ed il Pizzo Cervandone
Dalla cima del Cazzola.

ITINERARIO:
Dal parcheggio dirigersi verso gli impianti di risalita; poco prima di questi attraversare un ponte sulla destra e puntare in direzione di un gruppo di case, dietro le quali inizia il sentiero che risale nel bosco (cartello in legno con indicazione Alpe Misanco).
Essendo un percorso molto frequentato, anche nel periodo invernale non mancano certo le tracce lasciate da altri escursionisti (scialp o ciaspolatori). Ad ogni modo il percorso nel bosco, abbastanza intuitivo, sale in maniera costante sino all'Alpe Misanco (q. 1907 - 35' circa) costituita da poche baite.
Lasciare le case alla propria destra e risalire il pendio lungo il quale - poche decine di metri più avanti - si incontra un altro cartello in legno: a sinistra per il Monte Cazzola, a destra (sentiero estivo H11) per Curt du Vel/Scatta D'Orogna (attenzione perchè al momento manca il cartello con la deviazione di destra !).
Prendere quindi a sinistra superando un tratto più ripdo e, ormai fuori dal bosco, compiere un ampio arco a sinistra. Da lì a poco saranno visibili dapprima le cime del Diei e del Cistella, e quindi la cima del Cazzola. Lasciando sulla sinistra l'arrivo degli impianti di risalita, puntare direttamente alla meta sino a raggiungere la croce di vetta (q.2330 - 2 ore circa dall'Alpe Devero).



Il Corbernas - a sinistra - ed il Monte Sangiatto -a destra -.
Dalla cima del Cazzola.


Allarga la carta.




Oltrepassando la croce di vetta, proseguendo verso Sud-Ovest (in caso di terreno innevato fare attenzione alle condizioni) e spostandosi leggermente ad Ovest (destra) una volta scesi dalla cima, è possibile superare i Passi di Buscagna e raggiungere la P.ta d'Orogna in circa 1 ora e 30'. Anche questo percorso - soprattutto in estate/autunno - non è particolarmente impegnativo (ad eccezione, appunto, del tratto in discesa dal Cazzola a seconda delle condizioni della neve) ma richiede il superamento di un dislivello maggiore a causa di alcuni "sali-scendi".
In questo caso, per tornare a Devero, consiglio il giro ad anello seguendo il sentiero di salita per l'Orogna


La Pta D'Orogna - a sinistra - vista dalla cime del Cazzola.
A destra il Mte Leone.



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