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Monte Nebius (q. 2600)
Notizie aggiornate ad Ottobre 2013
NOTIZIE UTILI:
Bella escursione che, nella prima parte, si sovrappone alla salita al Monte Bersaio lungo la Valle della Madonna. Tuttavia, per raggiungere il Nebius, è necessario superare un dislivello maggiore con un percorso piuttosto lungo. Notevole, ed appagante, il panorama a 360° che si gode dalla vetta.
Dislivello: circa 1500 metri
complessivi
ACCESSO STRADALE:
Da Vinadio procedere verso il colle della Maddalena sino a raggiungere l'abitato di Sambuco: imboccare la prima diramazione che porta al paesino e, appena superata la Chiesa Parrocchiale, pochi metri dopo un tornante a sinistra, svoltare a destra (curva stretta a gomito) lungo una stradina asfaltata che in breve porta ad una segheria. Oltrepassata quest'ultima, proseguire su una sterrata; al bivio successivo svoltare a sinistra. Lasciare l'auto nello spiazzo, in corrispondenza di un bunker semi-murato - (q.1180 circa).
ITINERARIO:
Dal posteggio ripercorrere brevemente a ritroso la sterrata per tornare al bivio precedente; da qui svoltare sulla salita a sinistra.
Tralasciare un primo bivio a destra (ponte di legno) con indicazioni per Sant'Anna e proseguire sino a raggiungere il ponte successivo, sempre sulla destra, subito dopo un ampio lastricato (indicazioni per il Monte Bersaio). Da qui il sentiero GTA risale nel bosco inoltrandosi lungo il Vallone della Madonna. Uscendo dal bosco il fondo del sentiero diventa più detritico, ed il percorso, stretto tra i contrafforti del Bersaio e le bastionate della Cordiera, sovrasta la profonda gorgia percorsa dal torrente.
Nella parte alta della valle,
tralasciare a sinistra il bivio per il Bersaio: risalire ancora dove il sentiero piega a destra e raggiunge il Gias Murè (q. 1830 - 1,30 ore circa) dove sorge una bella struttura in pietra dotata anche di pannello solare.
Il Gias Murč sovrastato dal Bersaio
Il percorso prosegue ora su larga carrareccia sino al Gias Salè (q. 1969) dove si svolta a destra (indicazioni per il Colle Serour e Colle Moura delle Vinche).
Si percorre un breve tratto di sentiero su pietrame per poi proseguire su pendii erbosi (segnavia bianchi e rossi): scavalcare verso destra un dolce crinale ed avvicinarsi alle liscie placche rocciose, che si costeggiano seguendo brevemente il percorso del torrente.
Dopo poche centinaia di metri, infatti, il sentiero piega decisamente a sinistra - allontandandosi dalle pareti e risalendo il pendio - per poi svoltare nuovamente a destra. Da qui si risale per un tratto in direzione del M.te Sal e, successivamente, si prosegue con moderata pendenza verso una evidente elevazione montuosa, ai piedi della quale si trova il Colle Serour.
Avvicinandosi al Colle risulta ben visibile il resto del percorso, sulla destra, con l'anticima dalla forma a cono e - più a destra - la cima del Nebius che da qui appare come ampia e piatta.
L'anticima del Nebius
Raggiunto il Colle Serour, tralasciare quindi la traccia di sinistra (che permette di raggiunge invece il Monte Savi, posto a q. 2615) e scendere a destra. Si perde un pò di quota, sino al Colle Moura, si prosegue lasciando sulla destra alcuni risalti rocciosi, e si riprende quindi a salire, seguendo le tracce di sentiero in cresta con alcuni segnavia blu, per arrivare sulla cima del rilievo a q.1500 circa.
Scendere all'ampio colle successivo e da qui brevemente sino alla croce di vetta (2 ore circa dal Gias Murè).
Come già detto dalla vetta si può godere di un panorama magnifico: si possono riconoscere, verso Sud, numerose vette delle Alpi Marittime; a Nord spicca l'inconfondibile sagoma del Monte Viso e, più a sinistra, Rocca la Meja ed il gruppo di monti comprendente lo Chambeyron.
Panorami dalla vetta del Nebius
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