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LA DISCESA
Viaggio verso il centro della terra di James M.Tabor
Elliot Edizioni
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L'esplorazione dell'abisso alla ricerca della grotta più profonda, della "supergrotta" per antonomasia. Oppure, perchè no, per trovare una via che colleghi due supergrotte...
E' questo il vero spirito che accomuna i due più grandi esploratori dell'ipogeo dei nostri tempi: l'ucraino Alexander Klimchouk e l'americano Bill Stone.<br>
Tutto sommato è l'unico aspetto che hanno in comune (oltre all'età); per il resto, fisicamente e caratterialmente, sono completamente diversi.
Ciascuno alla guida di una distinta spedizione, organizzate entrambe nel 2004, a seguito di anni di ricerche e di tentativi. Da una parte lo speleologo americano nello Stato di Oaxaca, nel Messico Meridionale, e da un'altra parte del mondo il collega ucraino, che scende nelle profondità dell'ex repubblica Sovietica della Georgia.
Alla scoperta dell'ignoto, che l'autore immagina come una scalata sull'Everest al contrario, questa lettura ci permette di conoscere due grandi esploratori, nonchè scienziati, e al contempo di approfondire e capire il vero significato di speleologia.
Le emozioni si susseguono: nuove scoperte, a volte inaspettate, sono in realtà figlie di studi approfonditi accompagnati da buone dosi di rischio che purtroppo, in certi casi, sfociano nella tragedia.
L'autore, in questa avvincente opera, rende sicuramente onore a quelli che possono essere i sentimenti degli speleologi che hanno la capacità, e la possibilità, di vivere esperienze uniche. |
L'autore:
James M. Tabor Giornalista americano, autore e conduttore della fortunata serie televisiva PBS «The Great Outdoors» e produttore del programma «Journey to the Center of The world» andato in onda su History Channel. È autore di Forever on the Mountain: The Truth Behind One of Mountaineering’s Most Controversial and Mysterious Disasters (W.W. Norton Company, 2008). I suoi articoli sono stati pubblicati su «Time», «The Wall Street Journal» e «The Washington Post».
Per ulteriori dettagli:
www.elliotedizioni.com
Recensione di: Carlo Gozzi
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