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titolo: la montagna per tutti
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MI CHIAMAVANO BANANA FINGER
Ron Fawcett
Traduzione Lorenzo Frusteri



copertina

Non c'è alcun dubbio: la lettura di questo libro trasmette la forza e la convinzione dell'autore.
Non ha alcuna importanza dove o quando si è nati e cresciuti. I fattori che possono davvero determinare la riuscita nella propria dimensione sono la determinazione, la volontà e la costanza nelle cose/idee in cui si si crede veramente.

Ron Fawcett non è certo nato o cresciuto in una famiglia benestante. Suo padre, un camionista, era "uno di quei tipi degli Yorkshire che semplicemente tirava avanti": raccoglieva il latte dalle fattorie locali.
Il giovane Ron, di tanto in tanto, riusciva anche a convincere papà a portarlo con lui.
Ma è nell'arrampicata che trova lo sfogo per le proprie aspirazioni.
Poco più che ventenne diventa quindi il più famoso climber della Gran Bretagna, tra i migliori al mondo !
Tanto per intenderci: siamo nell'epoca in cui si sviluppa il credo dell'allenamento (tra i suoi coetanei, anno più anno meno, troviamo Güllich e Moffatt!), peiodo in cui i limiti dell'arrampicata vennero spinti oltre ogni immaginazione per quell'epoca.

Visse quel periodo e quelle esperienze con grandissima intensità, sicuramente!
E con la stessa intensità lo stesso Fawcett ci racconta la sua storia

E' mio parere che questo sia un libro imperdibile per chi, appassionato dell'arrampicata, abbia voglia di conoscerne la storia.
Tanto per .. un personaggio - orami famoso - in solitaria desidera fare almeno 100 vie in giornata.
Spostandosi da un settore all'altro di un'immensa falesia raggiunge il proprio obiettivo: a fine giornata estrae un sigaro dal saccheto della magnesite e si gode la vista sulla valle, con la schiena adagiata sulla piatta sommità di "grit"
Questo è il prologo, a voi il libro!



L'autore:
Ron Fawcet è un climber nato!. Nel 1969, ancora da studente, nel suo Yorskshire, si legò per la prima volta a una corda da arrampicata, e ne fu immediatamente conquistato. Da quel momento in poi, nient'altro, nella sua vita, sarebbe stato più importante della dimensione verticale. Dieci anni dopo Fawcett era il climber più famoso in Gran Bretagna, e uno dei migliori al mondo. E' stato uno dei migliori esponenti di una nuova generazione, il cui impegno in un allenamento sistematico trasformò questo sport, innalzandone i limiti con una velocità, e una intensità, mai viste prima. Il suo lascito, in termini di nuove vie, lo colloca senza dubbio tra i migliori in assoluto nella storia dell'arrampicata. E' stato anche il primo climber a costruirsi una dimensione da professionista: fu protagonista di Rock Athlete, documentario TV di importanza epocale, e le sue foto comparvero su tutte le principali riviste del mondo. Ma, anzichè godersi la fama, Fawcett trovò insostenibile la pressione derivante dall'esposizione costante alla luce della ribalta, e verso la fine degli anni Ottanta si ritirò in disparte dalla scena.
Ora, per la prima volta, ci narra la sua storia straordinaria, spiegando come il suo amore per la natura e gli spazi aperti si è trasformato in una passione per l'arrampicata che l'ha portato al top - ma quasi consumandolo


Per ulteriori dettagli:
www.versantesud.it

Recensione di: Carlo Gozzi



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