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Falesie di ARCO
106 proposte: Valle del Sarca, Trento, Rovereto, Valli Giudicarie
Mario Manica, Antonella Cicogna, Davide Negretti
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"Arco è il nome che da qualsiasi parte del mondo si provenga sappiamo pronunciare. Ad Arco si scala praticamente tutto l’anno, e la roccia è un gioiello. Ad Arco c’è il Rock Master e il concentrato più portentoso di negozi di arrampicata di tutta Europa, niente da invidiare a Chamonix e forse neanche a Yosemite. E c’è il gelato più spettacolare che mai climber abbia gustato (e che anche Yosemite e Chamonix ci invidiano). Ma Arco è anche il punto di partenza: la finestra aperta sull’intera Valle del Sarca e sulle sue sorelle."
Ho rubato spudoratamente l'introduzione del libro: penso sia il modo migliore per descrivere le falesie di Arco. Si tratta dell'aggiornamento della guida pubblicata 5 anni fa e che comprende 26 proposte di arrampicata in più, rispetto alle 80 della precedente.
La parte introduttiva comprende un'interessante storia dell'arrampicata sportiva della valle del Sarca a partire dal 1972, quando Ugo ed Emanuele Ischia, Giuliano Emanuelli e Fabio Calzà si resero conto, per primi, delle enormi potenzialità della parete Est dei Colodri, sino ad arrivare ai nostri giorni.
Le aree di arrampicata sono invece suddivise in 7 settori comprendendo un'area che va dalle sponde del Lago di Garda (la Val di Lendro, Lenno e Torbole) sino ad arrivare a Denno, comprendendo le zone di Tione, Rovereto e Trento.
La guida è disponibile in italiano, inglese e tedesco.
Un preview della guida è disponibile sul sito della Versante Sud
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Gli autori:
Antonella Cicogna, milanese, giornalista professionista e traduttrice. Innamorata delle montagne, dal 1995 si è trasferita in trentino. Coniugando il suo lavoro con la passione per la roccia, ha viaggiato e scalato in Oman, Iran, Pakistan, India, Colombia, Perù, Ecuador, Usa e Canada, realizzando reportage di viaggio e alpinismo per testate laiche e specializzate. In letteratura di montagna, le opere da lei tradotte per Versante Sud, Imparare a respirare di Andy Cave e Thomaz Humar. Prigioniero del ghiaccio di Bernadette McDonald hanno vinto rispettivamente il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” 2008 e il Premio ITAS Cardo d’Argento 2010. Per cinque anni è stata responsabile dell’Ufficio Stampa del Filmfestival Internazionale della Montagna "Città di Trento". Nel 2007 è diventata mamma di Sonia.
Mario Manica, roveretano, accademico del C.A.I e membro del GHM ha vissuto il suo primo incontro con l’arrampicata a quattordici anni, nelle storiche falesie attorno a Rovereto. Promotore di un alpinismo di ricerca ed esplorativo, dal 1985 al 2004 ha aperto vie in Patagonia, Alaska, Baffin, Groenlandia, North West Territories, Borneo, Iran, Oman, Mali, Marocco. Nel Grande Nord è tra i pochi alpinisti ad annoverare dal 1988 al 2000 il maggior numero di prime ascensioni su Big Wall.
Dal 2004, in seguito a un incidente su una parete in Venezuela, si è dedicato alla MTB condividendo questa passione con il Team Carpentari di Torbole. Da sempre grande appassionato di letteratura di montagna, cura le pagine di cronaca alpinistica extraeuropea per la Rivista del Cai. È testimonial Camp e Asolo. Nel 2007 è diventato papà di Sonia.
Davide Negretti, comasco, da anni conoscitore del lecchese verticale, nel 2003 si è trasferito in trentino richiamato dallo splendido calcare di Arco e della Valle del Sarca, dove ora abita, a due passi dal Lago di Cavedine. Per diversi anni ha lavorato per alcuni rifugi trentini - non ultimo il Damiano Chiesa sul Monte Altissimo - maturando una profonda conoscenza della zona. Con la sua matita ha fermato su carta i profili e le linee delle falesie della Valle e lavorato a pieno ritmo alla realizzazione della presente guida.
Per ulteriori dettagli:
www.versantesud.it
Recensione di: Carlo Gozzi
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