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TOPO DI FALESIA
Jerry Moffatt, scritto con Niall Grimes
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"Cosa mi piace di questo sport? Bruciare gli altri scalatori, lasciarli indietro".
Fu questa la risposta che Jerry Moffatt, non ancora ventenne, diede ad un giornalista americano durante un'intervista rilasciata davanti alle telecamere.
Una risposta forte, decisa, quasi arrogante, che dà subito l'idea del suo carattere ambizioso che lo ha portato ai vertici assoluti dell'arrampicata.
Negli anni '80 l'arrampicata ha probabilmente avuto il maggior sviluppo, le più grandi trasformazioni. In quegli anni nasce l'arrampicata sportiva, le prime competizioni organizzate. Sono stati rivisti i metodi di allenamento, basti citare il Pan Gullich e lo sviluppo sempre più diffuso delle palestre di arrampicata.
Si è così passati dalle linee più dure di inizio decennio, classificate come 7b+, per salire all'8a nel 1982 e all'8c subito dopo, raggiungendo il suo culmine col primo 9a, nel 1991, ad opera di Gullich: un livello di difficoltà che è rimasto il punto di riferimento per circa 10 anni.
Jerry Moffatt è senza dubbio tra i protagonisti dell'epoca e con questo libro, nel ripercorrere le principali tappe della sua vita di vero "topo di falesia", trasporta il lettore nel mondo dell'arrampicata: un viaggio entusiasmante in un periodo importante per la storia di questo sport.
Giramondo sin da giovanissimo - vivendo con quasi nulla, avendo a supporto solo l'assegno di disoccupazione - diventa subito protagonista ripetendo le vie più dure dell'epoca in perfetto stile climbing inglese. Vivendo a fianco di altri grandissimi campioni - Wolfgang Gullich, Ben Moon, Ron Fawcett, Francois Legrand, solo per citarne alcuni - e stringendo vere amicizie con loro, riesce ad apprendere sempre qualche cosa di nuovo e a migliorare le proprie tecniche di arrampicata e di allenamento e ad aprire nuove linee di salita tra le più dure mai esistite.
La sua è una continua sfida verso chi è ritenuto il migliore, perchè Jerry Moffatt deve essere il primo.
Ed è con questo spirito che trova il modo di modificare l'approcio mentale che, ad esempio, lo frenava nelle prime competizioni e a restare tra i top dei climber per oltre vent'anni.
Lo stesso spirito che lo porta ad avventure, spesso esileranti, che rendono l'arrampicata un mondo ancor più affascinante.
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L'autore:
Jerry Moffatt: ha iniziato a scalare a scuola, a LLanduno, nel 1978. Negli anni ottanta è stato universalmente riconosciuto come il miglior climber del mondo, e le sue salite in Inghilterra, in Europa, negli Stati Uniti e in Giappone sono delle vere e proprie pietre miliari.
Ha continuato a dominare la scena dell’arrampicata per tutti gli anni novanta, prima di ritirarsi dall’ambiente professionistico nel 2002. Pochi climber possono vantare il titolo di “migliore della propria generazione”, e Jerry è uno di loro.
Niall Grimes, giornalista irlandese, collabora con diverse riviste specializzate: scrive articoli per Climb, Climber, High and Summit, (Inghilterra), Climbing and Rock & Ice (Stati Uniti), Klettern (Germania) e The Mountain Log, (Irlanda).
Inoltre Niall è coordinatore editoriale del British Mountaineering Council, ed è stato responsabile e coordinatore nella stesura della guida Burbage, Millstone and Beyond, vincitrice del Banff Mountain Book Festival nel 2006.
Per ulteriori dettagli:
www.versantesud.it
Recensione di: Carlo Gozzi
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