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Freeride in Dolomiti
100 itinerari
Francesco Tremolada
Versante Sud, 2009
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Guida al freeride - pubblicata in lingua italiana ed inglese - che propone una seie di itinerari tra i più interessanti delle Dolomiti centro-orientali - dalla Marmolada alle valli attorno al Sella, fino al Passo Falzarego e alla conca Ampezzana - suddivisi in 8 capitoli.
Il capitolo I è dedicato alla cima più alta delle Dolomiti: la Marmolada. Le discese proposte, ad eccezione dell'impegnativa discesa nel vallone d’Antermoia, si sviluppano prevalentemente sui pendii aperti del ghiacciaio, comodamente servito dalla funivia che sale fino a 3250 m. della stazione di Punta Rocca. Terreno ideale per il freeride dov'è facile trovare una neve di ottima qualità, ma che è anche molto esposto al vento, che in poche ore può creare pericolosi accumuli.
Gli itinerari che iniziano invece dall’impianto di Pian dei Fiacconi, sono più “scialpinistici” e consentono di prolungare l’attività fino a primavera inoltrata.
Il capitolo II descrive le discese che si sviluppano a partire dalla cresta di roccia vulcanica che separa la Marmolada dalla valle di Arabba. La maggior parte di esse si sviluppa su terreno aperto e nel bosco e vengono proposti molti itinerari “nuovi”. Altri, come valle Ornella, stanno ormai diventando dei classici in una zona che presenta un innevamento sempre abbondante e con neve soffice quasi garantita.
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Da non perdere le traversate scialpinistiche nel gruppo del Sassolungo, capitolo III, che consentono di entrare in uno degli ambienti più suggestivi in Dolomiti. Per gli amanti del ripido invece, sarà il canale Nord del Sassopiatto ad attirare l’attenzione.
In questo capitolo è stata inserita anche la traversata della Furcia Neigra, attorno al gruppo del Colac, poco frequentata, ma molto interessante.
Nel capitolo IV viene descritto il gruppo più importante, quello del Sella, che con i suoi canali stretti tra le rocce è l’icona stessa dello scifuoripista in Dolomiti e che con il suo terreno articolato permette “infinite” varianti e possibilità di discesa. La Val Mesdì, la Val Lasties e la Forcella Pordoi sono le discese più famose e vengono percorse da numerosi sciatori, al punto da essere spesso simili ad una pista con le gobbe. Negli ultimi anni anche la val Setus e la val Culea sono “tracciate” sempre più spesso, ma per fortuna vi sono molti altri itinerari ancora avventurosi e solitari.
Nel capitolo V sono raccolti gli itinerari che partono dalla Val Badia e che comprendono fuoripista molto facili, itinerari di scialpinismo con salita breve e tre difficili canali. La Valscura del Sassongher, in particolare, è diventata negli ultimi anni una “classica” dello sci ripido conosciuta anche a livello internazionale per le foto della sua linea, apparse su diverse riviste.
Il capitolo VI descrive le più interessanti possibilità dell’area Lagazuoi – Cinque Torri. Alcuni sono dei classici, come i canali del Col dei Bos, il Cadin di Fanis, i boschi delle Cinque Torri... ma la traversata scialpinistica della forcella Grande, le due “ dirette” , la forcella Salares e ancora l’itinerario Armentarola nord e Croda Negra non sono mai state descritte prima. Un’area molto varia ed interessante ancora poco frequentata.
Spostandoci verso Cortina d’Ampezzo arriviamo al capitolo VII dedicato alle maestose Tofane e alla zona del Faloria. La scelta qui spazia dalla grande cima, con la salita scialpinistica alla Tofana di Rozes, alle famose discese del Bus de Tofana, vallon de Raola, Sci 18 e val Orita. Non sono descritti invece i ripidi canali di Ra Valles, che finiscono proprio sopra le piste, con conseguenti problemi di divieti ed ordinanze.
L’ultimo, il capitolo VIII, è dedicato al gruppo del Cristallo. Tutti gli itinerari qui hanno caratteristiche di alta montagna e nessuno è facile… anche le più conosciute Creste Bianche hanno un accesso difficile ed alpinistico.
Per gli amanti dello sci ripido è però una delle zone più interessanti in Dolomiti, con lunghe discese tecniche in ambiente isolato e severo.
In generale sono state desvritte discese che si sviluppano ad una certa distanza dagli impianti, sia perché il fuoripista è spesso vietato nelle aree limitrofe ad essi, ma soprattutto perché (nonostante i divieti) i pendii più vicini alle piste sono sempre molto tracciati in quanto percorribili “a vista”. Molti itinerari richiedono inoltre una salita, a volte anche lunga, per raggiungere il punto dove comincia la discesa o presentano delle difficoltà alpinistiche; quasi tutti si svolgono inoltre su terreno d’alta montagna.
E’ importante quindi affrontarli con preparazione ed esperienza o meglio ancora rivolgendosi a una guida alpina per effettuarli.
Le relazioni sono ben dettagliate e contengono tutte le informazioni necessarie, anche con riferimento all'esposizione, tempi di salita, pendenze (tratti più ripidi e relativa lunghezza) e difficoltà del percorso (viene indicata sia la difficoltà alpinistica della salita, sia quella sciistica per la discesa).
Molto belle e suggetive le foto inserite per ciascun itinerario, comprendenti anche quelle su cui è stato riportato il percorso di discesa con le eventuali varianti.
Nel sito della Versante Sud è possibile vedere una galleria fotografica con alcune delle immagini presenti nel libro: http://www.versantesud.it/gallerie/index1.html
L'autore:
Francesco Tremolada
vive con la sua famiglia in Dolomiti dove svolge a tempo pieno la professione di Guida alpina nella scuola di alpinismo Alta Badia Guides di Corvara.
La passione per la montagna lo ha portato sulle nevi dell’Himalaya, delle Ande, del nord America e del Caucaso, ma i ripidi canali delle Dolomiti rimangono il suo terreno d’azione preferito.
Professionista fotografo ha scattato le foto presenti in questa guida; ha collaborato alla realizzazione di libri fotografici di grande formato e diversi articoli sulle principali riviste di sci ed alpinismo. Ha inoltre scritto altri 4 libri di itinerari in Dolomiti, tra cui la prima edizione di “Freeride in Dolomiti” nel 2004.
Per contattare l’autore potete consultare il sito della scuola Alta Badia Guides www.altabadiaguides.com oppure il suo sito personale www.proguide.it
Per ulteriori dettagli:
www.versantesud.it
Recensione di: Carlo Gozzi
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