Davvero avvincente la storia alpinistica dello Scarason, nel racconto minuzioso, e ben documentato (!), di Fulvio Scotto.
Una storia che inizia nei primi anni del 1800, quando venne salita per la prima volta la Cima del Marguareis, ma ancora non si pensava di poter affrontare una parete come quella.
I primi timidi tentativi sono del 1956; nel 1967 la prima via di salita, ad opera di Paolo Armando e Alessandro Gogna, in sei giorni.
Solo vent'anni più tardi, nel 1987, la seconda via, la "via Diretta", ad opera di Sergio Calvo, Andrea Parodi e Fulvio Scotto con tre giorni in parete.
In effetti lo Scarason è stato a lungo considerato uno dei "problemi" alpinistici dell'arco alpino occidentale; tuttavia molti grandi alpinisti sono stati respinti anche dal tipo di roccia: "Alpinisticamente sulle Alpi Liguri e su Marguareis in particolare, bisogna nascerci." - disse una volta Biancardi - "E' difficile che uno scalatore impratichitosi in altri ambienti, riesca ad accettare la roccia friabile di queste montagne."
A ben vedere, come giustamente evidenzia l'autore nella sua introduzione, non sono certo in molti ad essere riusciti a salire su questa parete che, piuttosto, è stata una passerella di alpinisti di un certo livello. E non è un caso se, prima di Scotto, fu lo stesso Gogna a dedicare ampio spazio allo Scarason nel suo libro "Un Alpinismo di ricerca" parlando della prima salita.
Ma al di là dell'importanza che si vuole attribuire a questa montagna (che comunque, per molti aspetti, non ha nulla da invidiare alle più note vette dell'Arco Alpino) la documentazione storica raccolta ed esposta dall'autore fa di questo libro un'opera da non perdere.
L'autore:
Fulvio Scotto è nato nel 1954 a Savona, la città dove tuttora risiede. Pratica l’alpinismo, estivo e invernale, sovente in solitaria, da trentacinque anni, con particolare attenzione ai grandi itinerari storici. La sua attività più significativa resta però l’alpinismo esplorativo soprattutto tra le montagne sud occidentali, con oltre un centinaio di vie nuove sia su roccia che su ghiaccio.
Per l’attività alpinistica effettuata è Accademico del Club Alpino Italiano dal 1991. E’ inoltre Full Member dell’Alpine Club britannico e Accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. Tra i vari riconoscimenti alpinistici ricevuti significativa può apparire in questo caso l’assegnazione della prima edizione del Premio Paolo Armando, intitolato proprio a uno dei primi salitori dello Scarason, consegnatogli dal di lui compagno di cordata Alessandro Gogna. L’autore conosce bene la parete dello Scarason, avendone fatto la quarta salita nel 1982 e avendovi tracciato due vie nuove, la Diretta nel 1987 e La tana del Drago nel 2011.