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Punta Martin (q. 1001)
Da
S.Carlo di Cese per punta del Corno
Notizie aggiornate ad Aprile 2011
NOTIZIE UTILI: Gita escursionistica con brevi tratti che richiedono un pò di attenzione (passaggi poco esposti in prossimità della punta del Corno).
Periodi ideali: primavera ed autunno. Attenzione all'orientamento in caso di nebbia.
Difficoltà: E
Dislivello: 800 m circa
Tempo di percorrenza: 2,30 h
P.to di partenza: S.Carlo di Cese (q. 300 m)
ACCESSO STRADALE: Da Genova Pegli (uscita autostrada Genova-Ventimiglia), seguire le indicazioni per S.Carlo di Cese: si risale la Val Varenna per posteggiare circa 300 m prima dell'abitato di San Carlo (sulla sinistra, cartello indicatore "itinerario n. 2 - Valle del Rio Gandolfi" - EC 2).
Da Pegli è anche possibile prendere l'autobus - linea 71.
ITINERARIO: Dal cartello dell'itinerario n2 una scalinata scende sino alla confluenza del Rio Gandolfi con il Torrente Varenna (q. 230).
Si attraversano i ponticelli sui corsi d'acqua (ponti in via di rifacimento, in parte su tavole di legno, a seguito dell'alluvione di ottobre 2010) e poco dopo, non appena inizia la salita, si svolta a sinistra (attenzione a non proseguire verso destra).
Si incontra quasi subito il segnavia contraddistinto da una X rossa, che si segue praticamente per tutto l'itinerario di salita.
Il sentiero si inoltra in un bosco di castagni ed attraversa più volte il Rio Gandolfi, che in questa zona è caratterizzato da cascatelle e laghetti.
laghetti del rio Gandolfi
I guadi sono generalmente privi di difficoltà: da fare attenzione soprattutto nei periodi invernali o a seguito di precipitazioni più intense.
A quota 450 (circa) - dopo un guado che porta sulla sinistra idrografica del rio, e dopo alcuni tornanti nel bosco - si giunge nei pressi di un casolare diroccato. Il sentiero diventa ora più aperto e poco oltre è possibile vedere la cresta rocciosa della punta del Corno.
Punta del Corno
Un tratto a mezza costa precede una leggera discesa: attraversato un'ultima volta Rio Gandolfi (siamo ora sulla destra idrografica), il sentiero risale ancora il bosco per uscire sul crinale dove la vegetazione si fa sempre più rada. Il percorso diventa più ripido; oltre al segnavia troviamo degli ometti e si risale il crinale in prossimità di un metanodotto. L'ultimo tratto che porta in vetta alla P.ta del Corno (q. 850 m - 1,45 h dalla macchina), richiede un pò di attenzione (passaggi su rocce). Sull'altro versante della cima è possibile intravedere i rifugetti del Penello.
Si scavalca quindi pta del Corno, scendendo per una ventina di metri e risalendo sul crinale opposto: la X rossa ed alcuni ometti ci accompagnano sino alle pendici del Monte Penello (q. 995 m).
Tralasciando la traccia che a destra porterebbe ai piccoli rifugi, si prosegue dritti verso P.ta Martin che è ormai davanti a noi: si segue il crinale che porta in breve all'ultimo strappo in salita sino alla croce di vetta (2,30-2,45 ore dal posteggio)
La vetta di P.ta Martin
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