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Tour del Promontorio di Portofino
da Nozarego (Santa Margherita)
Difficoltà: E
Notizie aggiornate a Gennaio 2012
NOTIZIE UTILI: Bella escursione che, con un lungo percorso, consente di spaziare su tutti i versanti del promontorio. Il percorso proposto è piuttosto lungo (circa 20 km) ed i continui sali-scendi sviluppano anche un discreto dislivello. Data la conformazione del territorio ed i numerosi sentieri esistenti nel Parco, l'itinerario può essere adattato a qualsiasi esigenza o modificato a piacimento durante il cammino. Percorribile in qualsiasi periodo dell'anno, sconsiglio solo i mesi estivi più caldi.
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 5-6 ore (comprese soste/pause)
Dislivello: Circa 1100 metri (complessivi)
P.to di partenza: Nozarego (Santa Margherita Ligure)
La mappa del percorso: clicca sull'immagine per visualizzarla
ITINERARIO:
L'itinerario descritto segue sostanzialmente il percorso del Trail di Portofino (che solitamente si svolge la seconda domenica di novembre). Rispetto a quest'ultimo propongo di partire da Nozarego, evitando così l'inutile tratto su asfalto, di oltre 2 km, da Santa Margherita Ligure.
Tutta la zona è all'interno del Parco Naturale, inoltre buona parte dei sentieri passano in prossimità di aree private agricole: il rispetto e l'educazione sono le prime regole da osservare.
Dalla chiesa di Nozarego (ampia possibilità di posteggio) proseguire ancora un centinaio di metri sino a reperire sulla destra via Gave (cartelli e pannelli informativi dell'Ente Parco) che sale più ripida. La si percorre sino a raggiungere la Cappelletta delle Gave e da qui si continua a seguire il segnavia "croce rossa" e le indicazioni per "Mulini", o "Mulino del Gassetta". Il percorso sino a qui alterna sali-scendi poco impegnativi e si snoda tra stradine e sentieri ben segnati, attraversando zone agricole e boschi. Raggiunto Mulini, proseguire nel bosco sulla destra (superando i pannelli informativi dell'Ente Parco e, poco più avanti, una fonte). Si arriva così ad una larga carrareccia (la strada Portofino Ruta): si svolta a destra e la si percorre in salita: è questa la prima rampa vera e propria. Il segnavia ora è un quadrato rosso. Passando per Crocetta e Bocche si arriva alla caratteristica zona di "Pietre Strette" (q. 452 m).
Superato il valico, in direzione di Portofino Vetta, si segue lo stesso segnavia (praticamente in piano e poi in leggera discesa) sino ad arrivare a "Gaixella" dove, in corrispondenza di un bivio, si scende sulla sinistra per un sentiero più ripido (si tralasciano 2 precedenti bivi sulla sinistra che conducono al Monte di Portofino/semaforo Vecchio e Fornelli).
Da qui le indicazioni sono per "San Rocco", il segnavia è un cerchio rosso vuoto.
Raggiunte le prime case dell'abitato di San Rocco, si prende la deviazione a destra: tralasciare il bivio per San Nicolò seguendo invece il segnavia 2 triangoli rossi vuoti. Si raggiunge quindi località Fornelli (fare attenzione al bivio: da San Rocco, sino a qui, il sentiero è segnato anche con 2 palle rosse, abbandonare queste indicazioni che porterebbero alle "Batterie" e mantenere i 2 triangoli rossi).
Una salita piuttosto faticosa ci permette di arrivare in prossimità della località "Toca", ove si presentano altre due deviazioni: a questo punto il segnavia da seguire è il triangolo rosso pieno che, in circa mezz'ora, ci riporta a Pietre Strette.
Per avere un riferimento sul'itinerario sino a qui seguito (rispetto alla tabella di marcia proposta), dall'inizio della gita abbiamo percorso circa 10 km in poco meno di tre ore. Da Pietre Strette abbiamo fatto un giro ad anello di circa 6 km che richiede, grosso modo, un'ora e 45'
Ritornati, quindi, a Pietre Strette, si seguono ora le indicazioni per "San Fruttuoso": una lunga e ripida discesa che in circa mezz'ora consente di raggiungere la splendia spiaggia, nella rinomata baia,
sormontata dalla cinquecentesca torre del Doria e dalla splendida Abbazia.
Vale davvero la pena fermarsi un pò in quest'angolo di paradiso, anche solo per riposarsi e mangiare qualche cosa.
Dalla spiaggia risaliamo sull'altro versante (a sinistra, guardando il mare), seguendo prima una ripida scalinata
e quindi il sentiero nel bosco. E' l'ultima vera e propria salita: il resto del percorso presenta ancora diversi sali/scendi ma con pendenze decisamente più modeste.
Raggiunto il punto "Base 0", si tralascia il sentiero che sale più ripido e si prosegue invece a destra: segnavia con 2 palle rosse piene.
Si raggiungono le località "Prato" e, successivamente, "Olmi"
e si prosegue tornando al Mulino: da qui, a destra, si riprende a ritroso lo stesso sentiero già seguito all'inizio della gita per ritornare alla Chiesa di Nozarego.
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