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Ruta di Camogli - Portofino Vetta - Cala degli Inglesi
Difficoltà: E / EE
Notizie aggiornate a Ottobre 2010
NOTIZIE UTILI: Gita escursionistica con un tratto di sentiero, che scende alla Cala degli Inglesi, che richiede un pò di attenzione.
Difficoltà: E / EE
Tempo di percorrenza: 2 ore - 2,30 (solo andata)
P.to di partenza: Portofino Vetta (Ge)
La mappa del percorso: clicca sull'immagine per visualizzarla
ITINERARIO:
Per iniziare la nostra gita possiamo lasciare la macchina a Ruta, frazione di Camogli, poco prima della galleria sull'Aurelia. Da qui si passa di fronte alla Chiesa di San Michele, a sinistra della quale imbocchiamo una strada pedonale, con segnavia quadrato rosso. Inizialmente il percorso segue una scalinata che conduce a delle abitazioni, per percorrere subito dopo un acciottolato che conduce all'elegante Albergo di Portofino vetta. Si costeggia, l'intero edificio per raggiungere il sentiero vero e proprio, in località Gaixella, ai piedi delle antenne e dei ripetitori. (1 ora / 1 ora e 30' dalla macchina).
Volendo accorciare un pò l'intera gita, è anche possibile raggiungere l'albergo direttamente in macchina: a Ruta di Camogli, prima della galleria sull'aurelia, sulla destra venendo da Recco, si imbocca la strada con indicazioni per l'Hotel Kulm superando un cancello. La si percorre sino ad un posteggio sulla destra, poco prima di arrivare all'Albergo.
Lasciata l'auto, si risale la strada asfaltata per poche centinaia di metri sino ad incontrare, sulla sinistra, una scalinata che conduce all'inizio del sentiero e da qui a Gaixella (q.420 m).
Oltrepassato un portale con indicazioni del parco, si segue una strada lastricata rimessa a nuovo (recentemente sono stati restaurati un pò tutti i percorsi del parco, così come la segnaletica). Si tralascia il sentiero che porta al Semaforo Vecchio e sei seguono invece le indicazioni per "Pietre Strette". Il percorso prosegue in leggera salita all'ombra del bosco di castagno e carpino nero. Dal valico di Pietre Strette (q. 452 m, dove si apre uno scorcio su S.Margherita e la costa del Tigullio), si prosegue seguendo sempre il segnavia con il quadrato rosso. Praticamente in piano, sempre immersi nel bosco, si supera il valico delle Bocche (q.456 m), per scendere poi verso Olmi (q. 230 m). Da qui la discesa è più ripida (seguire sempre il segnavia quadrato rosso con indicazione per Portofino), sulla strada che fiancheggia ora degli uliveti. In breve si raggiunge un incrocio (in corrispondenza di un punto di sosta, attrezzato con un tavolo, ed un cartello con la mappa dei sentieri). Qui si abbandona il segnavia (che verso sinistra conduce a Portofino in circa 30'), e si tralascia anche la deviazione a destra (indicazioni per S.Fruttuoso di Camogli); si prosegue invece dritti (altra indicazione per Portofino) su fondo sterrato. Al bivio successivo si prende a destra su sentiero che scende più ripido ed offre una bella vista sul mare. Poco prima di arrivare a delle case, si nota un sentiero sulla destra, in corrispondenza di un cartello del parco (cartello indicatore n. 33a, loc. Cappelletta, q. 196 m).
Dopo un breve tratto in piano, il sentiero svolta decisamente a sinistra ed entra nel bosco. Dopo poco inizia il percorso recuperato di recente che scende alla Cala degli Inglesi. Da qui il sentiero può essere classificato come EE: nei punti più ripidi sono state messe delle catene. I passaggi non sono particolarmente impegnativi nè esposti. Tuttavia richiedono un minimo di attenzione soprattutto in caso di tempo umido e fondo bagnato (laddove si attraversano rocce liscie).
Dal cartello indicatore 33a occorrono circa 30' per raggiungere la bella insenatura, i cui fondali custodiscono il relitto di una nave canadese affondata nel 1974.
Se il mare è calmo è anche possibile godersi un tuffo in acqua: nella bella stagione è sicuramente piacevole e dà più gusto alla nostra gita.
Per rientrare alla macchina si ripercorre a ritroso lo stesso itinerario. Propongo però una piccola deviazione per una visita a Mulino del Gassetta, che richiede 15-20' in più di cammino (con dislivello minimo).
Una volta raggiunta nuovamente località Olmi, sulla destra si trovano le indicazioni per Mulini (segnavia, una croce rossa): una breve salita conduce appunto al Mulino del Gassetta (q. 250 m) recentemente restaurato dal Parco.
Il Mulino merita sicuramente una visita (all'interno si trovano informazioni storiche sull'attività svolta sino agli inizi del 1900).
Adiacente all'antico mulino è presente un punto ristoro; purtroppo quando ho percorso questa gita non ho avuto la possibilita' di poter gustare i loro piatti tipici ...
(per informazioni sul Mulino e punto di ristoro: http://www.parcoportofino.it/ - Vedi anche le Notizie Storiche)
Proseguendo oltre il mulino, risalendo il sentiero nel bosco, in 5' si riprende il percorso già seguito all'andata. |
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